Lavanda: tutto il profumo in vaso o in giardino
Diffusa in tutto il bacino del Mediterraneo questa pianta si distingue per il profumo intenso dei suoi fiori. Ci sono 25 varietà di lavanda ognuna con una particolare caratteristica.
La lavanda è una pianta aromatica, perenne, legnosa che appartiene alla famiglia delle Lamiaceae. È possibile trovare campi di lavanda in tutto il bacino del Mediterraneo ma ad oggi è coltivata anche in giardini e terrazzi del nostro paese. La lavanda è una delle piante più apprezzate sin dai tempi dell’antichità quando veniva utilizzata per la cura del corpo, infatti il suo nome deriva dal latino “lavandum”. Anche i greci erano soliti utilizzare i fiori di lavanda per profumare gli ambienti.
La lavanda è una pianta arbustiva la cui altezza può variare dai 40 ai 120 centimetri. Il fusto è rigido e la corteccia di colore rossastro. Le foglie di questa pianta sono opposte, dentate e rivolte verso il basso di un colore verde misto al grigio. I fiori sono piccoli, riuniti in spighe di colore viola intenso e il profumo è inconfondibile. Gli amanti del giardinaggio ma anche i simpatizzanti del genere, possono cimentarsi nella coltivazione della lavanda sia in terra che in vaso e godere così anche di tutti gli usi alternativi di questa bellissima pianta.
Esistono circa venticinque varietà di lavanda ma quelle originarie dell’Italia sono la lavanda vera o Angustifolia, la lavanda latifolia, la spica, la lavanda dentata e la lavanda Stoechas.
- Lavanda Angustifolia
La lavanda vera o angustifolia è una pianta che genera lunghi steli non ramificati, con fiori profumati raccolti in spighe alte fino ad otto centimetri. E’ una specie che non richiede molte cure e ama vivere nelle zone soleggiate. - Lavanda Latifolia
Questa pianta di lavanda cresce un po’ in tutti i suoli ma ha una particolare predisposizione per la crescita su terreni leggeri e ricchi di sostanza organica. Ama il clima caldo e temperato e l’esposizione diretta al sole inoltre ha una buona resistenza al freddo. E’ una pianta apistica e antizanzare. A fine estate fiorisce su steli ramificati, ha una struttura più massiccia rispetto alle sue “sorelle” e vanta una crescita più rapida. - Lavanda Spica
La lavanda Spica cresce sulle coste del Sud della Francia, ama i terreni calcarei e teme le basse temperature. I suoi fiori sono viola pallido disposti a spighe molli, alla sommità dei lunghi gambi. Da tutte le piante di lavanda si ottengono degli oli essenziali ma dalla lavanda spica in particolare si ottiene il più antibatterico per eccellenza. Inoltre questo olio è indicato in caso di raffreddore, affezioni virali, bronchiti, polmonite, laringiti, otiti, riniti, ma anche per alleviare reumatismi articolari e crampi. - Lavanda dentata
Questo tipo di pianta di lavanda si distingue dalle altre soprattutto per la forma delle foglie che sono ricoperte di peluria e dentate. Nei paesi con clima temperato questa pianta fiorisce anche tutto l’anno e predilige terreni calcarei ed esposizione diretta al sole. Viene impiegata come elemento decorativo nei giardini per via delle meravigliose fioriture che regala tutto l’anno. - Lavanda Stoechas
La lavanda stoechas è una pianta tipica della Provenza dove cresce in terreni silicei in prossimità del mare. Le foglie di questa pianta sono lanceolate e strette ed è senza dubbio la lavanda dal profumo più intenso.
Come coltivare la lavanda in giardino
La lavanda è una pianta rustica che ha una buona resistenza anche al freddo, ad ogni modo come sempre bisogna decidere dove metterla a dimora per facilitare la sua crescita. Questa pianta necessita di molta luce, un terreno drenato e teme i ristagni liquidi. Il periodo ideale per la coltivazione della lavanda è l’autunno. Cominciamo col dire che in generale è sconsigliato seminare la lavanda poiché il tempo per ottenere delle piante adulte è davvero lungo e lento. È consigliabile dunque procedere per talee. Basterà procurarsi degli steli lunghi almeno 10 cm e interrateli in vaso o direttamente in giardino. Spuntata la piantina, va cimata, per impedirle la prima fioritura. Solo in questo modo si otterrà una pianta robusta dalla fioritura vigorosa, nel giro di 2 anni.
Coltivazione in vaso
La coltivazione della lavanda in vaso è sempre consigliabile partendo da un talea ovvero da un germoglio. Procurarsi prima di tutto un vaso capiente dopodiché un buon terriccio asciutto e un po’ di argilla espansa, che posizionerete sul fondo del vaso per favorire il drenaggio. A questo punto si procederà con irrigazioni controllate fino alla primavera quando andrà fatto il primo rinvaso. Durante la primavera successiva si avrà la prima fioritura.
Potatura
La potatura della lavanda è un processo fondamentale per mantenerla in salute e va fatta subito dopo la fine della fioritura. Basterà eliminare con cura le spighe secche ed almeno i due terzi della chioma della lavanda stessa: anche se ci sembrerà un’ingiustizia sappiate che questo gesto permetterà alla pianta di crescere in futuro ancora più rigogliosa rendendola più vitale.
FONTE: www.repubblica.it 02 AGOSTO 2023