Il periodo migliore per piantare la Lavanda e come prendersene cura in giardino

Perenne e sempreverde, la pianta decora gli spazi domestici in e outdoor portando un tocco di Provenza in casa

Diventata il simbolo della Provenza, la lavanda è in realtà abbondantemente diffusa anche in Italia, dove spesso regala distese a perdita d’occhio di verde intenso e lilla bluastro. Dalla libertà dei campi, la pianta ha fatto presto incursione nell’interior design e nell’arredamento d’esterni, diventando complemento ornamentale da applicare sulle pareti, da adagiare sul tavolo della cucina e, soprattutto, da posizionare tra balconi, terrazzi o giardini. Oltre che per il suo carattere decorativo, infatti, spicca per la facilità con cui può essere coltivata anche a casa con poche e semplici attenzioni.

Vediamo allora tutto ciò che c’è da sapere per introdurla negli spazi domestici: qual è il periodo migliore per piantare la lavanda e come assicurarsi infiorescenze rigogliose anno dopo anno.

Le caratteristiche della lavanda

Nota con il nome scientifico di Lavandula, la lavanda deve la sua denominazione all’azione di detergere il corpo che, in antichità e soprattutto nel Medioevo, costituiva il suo principale utilizzo. Ampiamente diffusa in tutte le aree temperate e subtropicali del mondo, spicca per il suo portamento arbustivo, il caratteristico colore lilla bluastro e le proprietà fortemente aromatiche che le permettono di profumare l’aria con una fragranza avvolgente e delicata.

Una volta disposta nel terreno, la pianta sviluppa radici carnose e legnose, da cui si originano fusti eretti che possono essere ramificati oppure semplici a seconda della specie. Solitamente in una sfumatura bruno-rossastra o sempreverde, da loro nascono foglie verdi fascicolate alla base e disposte in modo opposto lungo lo sviluppo. A contraddistinguere la lavanda sono però le infiorescenze raggruppate in lunghe spighe, talvolta anche a spirale. Ognuna di esse può ospitare da due a dieci fiori che, concentrandosi in maniera fitta, conferiscono alla pianta grandi poteri decorativi sia quando viene coltivata in campo, sia quando viene sfruttata per arredare gli interni e gli spazi outdoor di casa. Può infatti crescere in giardino oppure in vaso, regalando in entrambi i casi un cespuglio denso e corposo che dà vita a colorati punti di accento in qualsiasi ambiente.

Il periodo migliore per piantare la lavanda in giardino

Perenne e fortemente ornamentale, il periodo migliore per piantare la lavanda è l’autunno nelle aree in cui il clima è meno rigido, oppure la primavera nelle zone in cui le temperature sono più basse. Può inoltre essere acquistata dai vivai in forma di seme o in piccoli vasetti da trapiantare una volta rientrati a casa. Chi desidera decorare il giardino con questa specie, però, deve rispettare precise accortezze per permettere alla pianta di crescere rigogliosa e sana. La lavanda richiede infatti ampi spazi e predilige aree colpite dalla luce naturale per gran parte della giornata. Non necessita di grandi quantità d’acqua, ma è importante assicurarsi che non si sviluppino ristagni nel suolo. Viceversa, un eccesso di idratazione potrebbe portare le radici a marcire. Bene quindi selezionare un terriccio con materia organica in modo da favorire il drenaggio. Ancora, per raggiungere il pieno sviluppo la pianta impiega circa tre anni, durante i quali è importante eseguire una potatura ogni dodici mesi subito dopo la fioritura. La fertilizzazione del terreno può invece avvenire a partire dal secondo anno di vita, prediligendo prodotti biologici da applicare all’inizio della stagione primaverile e subito dopo la fine dell’estate, in modo da favorire la nascita delle infiorescenze e preparare la lavanda all’autunno.

Coltivare la lavanda in vaso

Come anticipato, la pianta può essere coltivata anche in vaso e il periodo migliore per piantare la lavanda all’interno di un recipiente non varia rispetto alle indicazioni riportate in precedenza. Anche in questo caso, inoltre, si può scegliere di partire dai semi oppure dalla talea. Date le caratteristiche delle sue radici, però, è meglio preferire vasi alti e capienti.

Il terriccio dovrà essere ancora una volta asciutto e ricco di materiale organico per favorire il drenaggio. Sarà poi necessario procedere al rinvaso della lavanda e al cambio di terreno durante la primavera, così da assicurare alla pianta un suolo sempre fresco e drenato. La potatura dovrà essere ripetuta alla fine del periodo della fioritura, eliminando con cura le spighe secche. Anche in vaso, la lavanda apprezza i contesti aperti e luminosi come i balconi e i terrazzi. Chi, per caratteristiche strutturali della casa, non dispone di affacci en plein air, dovrà quindi posizionare il recipiente vicino a una finestra ben soleggiata e ventilata. Da ultimo, la richiesta d’acqua della pianta resta ridotta e sono necessarie annaffiature di scarsa entità non appena il terreno risulta secco al tatto.

FONTE: www.elledecor.com