Usi della Lavanda in cucina
Impossibile non riconoscere la lavanda per il suo colore e la sua fragranza unici al mondo. Ma come trasferire questa bellezza e questo piacevole aroma ai nostri piatti? Ecco qualche segreto da svelare in cucina.
Chi ha detto che gli utilizzi della lavanda si limitano fuori dalla cucina? In fondo, coi dovuti accorgimenti e conoscendo l’arte del suo dosaggio, capiremo come ampliare i nostri orizzonti culinari impiegando come spezia questa famosa pianta dal magnifico fiore, non per niente imparentata con la menta.
La lavanda infatti spicca per la sua versatilità anche in cucina e i suoi fiori si possono trovare nei piatti più raffinati dei ristoranti che contano.
Infatti la lavanda aggiunge un gusto dolce e unico, aggiungendo delle reminiscenze nel piatto che offrono al palato sensazioni di freschezza.
La lavanda col formaggio e col pollo
L’uso culinario più comune della lavanda e quello di spezia per aromatizzare i formaggi. Non serve dire che questo uso proviene dalla Francia dove entrambi i prodotti abbondando.
Pochi di noi producono formaggio in casa ma per avvicinarsi alla sensazione del formaggio alla lavanda è possibile aromatizzare l’olio di oliva con la lavanda essiccata, e con esso guarnire delle fette di formaggio sulle nostre bruschetta. Vi assicuriamo che ne vale la pena.
Ma la lavanda viene spesso utilizzata anche con la carne di pollo, un po’ come accande nel sud Italia col timo. Questa è la versione provenzale di pollo con lavanda e limone: come accennato prima la lavanda si mischierà con altre spezie, in questo caso timo e basilico, e verrà distribuita assieme al succo di limone sul pollo cotto con tutta la buccia.
Lavanda come patè e come infuso
Torniamo per un attimo alla lavanda sulla bruschetta per scoprire un tipico crostino tutto mediterraneo della Costa Azzurra: con un blender faremo un patè di olive nere, aggiungendo una grattatina di tartufo nero, qualche fungo champignon e infine fiori di lavanda.
Questa e la ricetta che farà fare il salto di qualità alla vostra cena quando avrete ospiti. E da bere? Se volete qualcosa di freddo, provate un infuso di menta e lavanda con succo di limone e miele come dolcificante. Lasciate in frigo per qualche ora e servite con ghiaccio. Ne sarete rinfrescati e sentirete coccolate le vostre papille gustative.
Focaccia e omelette alla lavanda
Come dare un tocco di delicate fragranza alla focaccia salata? Provate ad aggiugnervi qualche fiore e foglia essiccata di lavanda assieme a del rosmarino in polvere.
Ideale come stuzzichino e per accompagnare gli aperitivi. Torniamo per un attimo in Provenza, una delle culle della lavanda. Qui potremo gustare una deliziosa omelette con lavanda e finocchietto fresco, ideale assieme ad un’insalatina semplice.
Accorgimenti per l’uso della lavanda in cucina
Come noto la lavanda è una pianta officinale ricca di oli aromatici, pertanto è bene non esagerare nelle quantità. Assunta nelle giuste dosi spicca per le sue qualità antimicotiche e per le capacità di apportare calma e quiete (vince, infatti il mal di testa) al sistema nervoso un po’ come accade con la camomilla o la valeriana.
I fiori freschi hanno un forte effetto decorativo nei piatti ma la maggior parte degli usi culinari ne prevedono un’impiego da essiccata.
Specie per le marinature della carne, dove assieme ad altre spezie viene mischiata ad olio e succo di limone. In questi casi i terpeni aromatici si trasferiscono nell’olio con una forte diluizione che non solo ne rende gradevole il consumo, ma che inoltre garantisce che le nostre mucose non vengano urtate in caso di ipersensibilità.
La saggezza popolare ci consiglia di non somministrarla alla donne in gravidanza e di usarla con parsimonia nelle ricette per i bambini.
FONTE: www.cure-naturali.it